04.03.2015 10:56

Raccolta Rifiuti. La proposta dell'Opposizione

Documento Opposizione sul Capitolato Raccolta Rifiuti
I rifiuti sono diventati negli anni tra le voci di spesa più importanti delle nostre famiglie e imprese, l'importanza non solo per motivi di natura ambientale ma anche per l'impatto via via crescente sulle già esangui finanze.
Partiamo dal capitolato, francamente il costo dell'incarico all'ingegner Sanna che ammonta a 34.000 € ci sembra troppo alto. Ad Orosei nel 2013 lo stesso Ing. Sanna ha presentato un preventivo di 20.000 € per la redazione del progetto sulla raccolta rifiuti. Dalla fine del 2013 alla fine del 2014 a sentire i soloni dell'economia siamo in deflazione, a Dorgali a quanto pare le cose vanno meglio ed abbiamo un'inflazione galoppante. a Nuoro città capoluogo che sta predisponendo capitolato e bando della raccolta rifiuti ha speso 10.000 € in meno di Dorgali. L'altro problema dell'incarico dato all'Ing. Sanna è che il progetto oggi in discussione era pronto prima che venisse fatta una selezione e successivamente affidato l'incarico.
Andando ad analizzare il progetto in prima lettura parrebbe anche un buon capitolato, tuttavia manca in maniera assoluta la volontà di porre in essere azioni volte alla riduzione drastica del costo del servizio e quindi di un minor peso della bolletta per cittadini ed imprese.
Noi non vogliamo assistere in silenzio alle scene di protesta come quelle registrate a Nuoro, Villacidro, Siniscola, Bolotana. La nostra idea è di ridurre del 40% il costo del servizio della raccolta rifiuti, poiché se non si riduce il costo della raccolta continueranno ad aumentare le persone che non riescono a pagare la tassa sui rifiuti. Questo determina un ulteriore aumento in bolletta per il cittadino che oltre al tributo spettante dovrà anche farsi carico degli insoluti. Un aumento incontrollato che fa collassare il sistema di raccolta che da ora in poi dovrà essere coperto al 100% dal pagamento del tributo , mettendo quindi a rischio la salute pubblica ed i posti di lavoro.
La nostra proposta si basa su due semplici premesse, se il cibo è a chilometri zero, anche i rifiuti devono essere ove possibile a chilometri zero, se il costo della raccolta è aumentato negli anni per via della raccolta porta a porta, tenendo ferma l'idea della raccolta differenziata, è necessario ridimensionare il sistema del porta a porta.
La nostra idea è di confermare col sistema porta a porta solo la raccolta dell'umido, per il vetro, l'alluminio, i materiali ferrosi, la carta e la plastica proponiamo di creare piccole isole ecologiche (interrate all'interno del centro abitato e con cassoni in periferia)con sistemi di controllo digitale ed all'istituzione di 2 centri raccolta uno ad Iriai ed uno a Cala Gonone nella zona artigianale a ridosso del depuratore. Per l'umido proponiamo di creare una stazione di compostaggio per la lavorazione dell'umido in loco per produrre fertilizzante naturale che andrà ad arricchire le nostre terre. Il vetro verrà conferito in appositi cassoni/campane e macinato in loco e quindi trasformato in sabbia, da usare per la composizione di calcestruzzo, manufatti in cemento e bitume per asfalto. L'alluminio che è un metallo nobile ha un costo se immesso nel mercato di 50 € al quintale, visto l'alto valore è da trattare in maniera distinta, per creare un fonte di ricavo invece di essere una spesa. Per la carta e la plastica vale lo stesso ragionamento, tutto deve essere ricondotto ad un ridimensionamento del costo per l'utente, garantendo naturalmente il massimo standard in materia di qualità ambientale. In questo capitolato abbiamo visto un ragionamento standard che non mette in discussione il costo globale del servizio, salvo per alcuni idee che vorrebbero passare per delle grandi invenzioni, come ad esempio l'uso di mezzi usati, idea che sulla carta potrebbe andar bene per
chiudere il bilancio, ma irrealizzabile vista la pianta urbana della nostra comunità che sollecita tantissimo i mezzi visti i continui saliscendi.
Rivedere il sistema della raccolta consentirebbe di creare nella nostra comunità affamata di lavoro, nuove attività imprenditoriali legate alla filiera del rifiuto, che deve obbligatoriamente diventare una risorsa. Invece di pensare ad un super capitolato che comprende tutto, proponiamo di dividere per stralci funzionali o per tipologie di rifiuto o per tipologie di raccolta, questo consentirebbe a qualche piccola impresa locale di interessarsi di un settore vitale per la nostra società.
Inoltre perseguire il principio della tariffa puntuale per premiare i cittadini virtuosi che più differenziano con un trattamento tariffario più vantaggioso.
In sintesi chiediamo di ridurre del 40% il costo del servizio, di ridurre il servizio porta a porta e di ridurre la parcella del professionista. Di aumentare la percentuale di raccolta differenziata e porre fine alla perdita degli incentivi che in questi tre anni di amministrazione Carta sono costati 900.000 €. Il tutto per arrivare ad una situazione in cui chi produce meno rifiuti “cattivi” e conferisce alte quote di rifiuti “buoni” si vedrà premiato in bollettazione rispetto a chi non opera in maniera responsabile e virtuosa.
Qualora le nostra richieste non venissero accolte le nostre proposte preannunciamo il nostro parere contrario.
L'analisi del capitolato è stata fatta attraverso la collaborazione col Comitato non Bruciamoci il Futuro di Macomer a cui va un nostro sentito ringraziamento.
Anche qualora la maggioranza non volesse fare proprie le nostre istanze vorremmo dare dei consigli che pensiamo possano migliorare comunque questo capitolato:
Una CARENZA del Progetto è la mancanza di dati circa il valore del differenziato; o meglio, mentre ci son le tabelle di analisi delle quantità prodotte di carta, vetro, barattolame, plastica ed altri rifiuti “buoni” (come l’umido organico da trasformare in compost) che hanno un valore sul mercato, manca totalmente una tabella che descriva nel quinquennio precedente e ipotizzi nel periodo successivo - l’andamento dei prezzi di acquisto da parte delle Ditte specializzate per tali rifiuti che diventano materie prime. Questo per avere una stima della redditività che può generare per l’appaltatore la vendita di tali categorie di rifiuto posto che nel quinquennio l’obiettivo è quello di raggiungere – con i rifiuti che hanno valore sul mercato - il 70% dell’intero tonnellaggio dei rifiuti raccolti. Infatti i proventi della vendita andranno all’Appaltatore ed al Comune andrà invece la sola premialità di punteggio derivante dal superamento del 50% di differenziato.
sul Capitolato si può osservare che
sull’ART 7:
punto d) forse sarebbe stato il caso di destinare un maggior punteggio (almeno 10/12 punti anziché 7) da riconoscere all’offerta che meglio si impegna e propone il meccanismo per perseguire in breve tempo la applicazione della tariffa “puntuale”;
punto e) incentivare la miglior offerta sulla bonifica discariche (è un problema serio per i paesi a vocazione turistica ed ad alto valore ambientale come Dorgali); pertanto anche qui i 10 punti previsti potevano essere portati a 12;
l’aumento di punteggio dei punti sopra citati potrebbe essere compensato riducendo i 38 punti dati al criterio di valutazione generale;
sull’ Art: 27 = buono, il 70% di differenziata è una ottima percentuale;
su art. 33 = buono l’investimento sul problema discariche;
su art 39= fondamentale l’obbligo dei resoconti per la amministrazione, è necessario avere dati certi almeno con una cadenza bimensile se non mensile, in capitolato la proposta e con cadenza semestrale e secondo noi non va bene, questa infatti è una condizione essenziale per rimodulare piano piano il servizio, migliorarlo ed evitare sprechi e ridurne i costi;
su ART 42 = il Comune deve poter esercitare una vigilanza serrata e puntuale sempre;
I consiglieri comunali
Nonne Gian Michele, Loi Sebastiano, Fronteddu Fabio
 
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